Presentazione delle note storiche su S. Simeone di Sis - Lo Stilita -
È dovuto alla tenacia e alla costanza di Giovanni Iacconi di Serramazzoni (MO), responsabile del Camping Club "Mondo Natura del Frignano", se è stato assegnato un patrono "adeguato" e di importanza fondamentale, alla grande famiglia dei campeggiatori. Lo Iacconi, si è fatto tanta parte attiva, convinta e pervicace, da "costringere" un amico ricercatore di storia ma soprattutto S.E. Monsignor Benito Cocchi, arcivescovo-metropolita, di Modena-Nonantola il quale, riconoscendo le affinità morali ed umane della vita di San Simeone stilita con quelle tipiche di chi, corrente il terzo millennio, privilegia un tenore di vita condotto all'insegna dell'essenziale e della necessaria austerità, stile, che le patologie abnormi e stressanti del tempo presente, rifuggono e ne ha approvato la venerazione nell'ambito della provincia ecclesiastica.
È stata dunque, approvata la corrispondenza storica fra il Santo di Sis ed il "modus vivendi et operandi" del campeggiatore di oggi che così può venerare un Santo "ad hoc". Il patrono è una figura di santo antico, spuntato nella culla del cristianesimo primigenio della Cilicia-Siria, nella regione di Nicopoli nel V sec., e con la vocazione a proteggere non solo gli amanti della natura ma il pianeta intero nelle sue varie componenti: aria, acqua, mondo animale e vegetale, che pur sempre sono lasciati in amministrazione custodia, nel loro sopravvivere, alla salubrità mentale di ogni essere umano che rischia di costituirsi causa efficiente o efficiente di desertificazione o di inquinamento irreversibile.
Al contrario, i campeggiatori ed i naturisti, sono sempre portatori sani di "buone notizie" e di civiltà. La prova è data dal fatto che quando un'area, che ospita tende o roulottes viene abbandonata, è sempre lasciata pulita e funzionale, a differenza di meeting musicali che rintronano menti confuse e degradano luoghi.
La presidenza nazionale di roulottisti e campeggiatori ha deliberato di chiedere all'Arcivescovo Cocchi di inviare alla Santa Sede la domanda di estendere il culto di San Simeone stilita alla Chiesa intera come protettore universale dei campeggiatori, dato che i richiedenti sono privi di patrono.
La festività liturgica del santo anacoreta e taumaturgo Mar-simeon, detto il fachiro cristiano nel culto di Aleppo-Antiochia risalente al sesto secolo, è fissata il 27 luglio (Tammuz); mentre nel Sinassario armeno, la festa è data o il primo settembre oppure dopo la festa dell'esaltazione della santa croce, l'undici o il diciassette settembre come registra lo storico Evagrio e si è convenuto che l' ultima domenica di Giugno di ogni anno sia dedicata al Culto Solenne di San Simeone stilita. Quanto all'immagine iconografica , è da dire che, creata dal pittore Serramazzonese Gianni Cuoghi, riassume con tecnica limpida, la funzione pastorale del patrono: in definitiva, è rappresentata una gran bella immagine ispirata ad un contenuto funzionale azzeccato; tale immagine, credo troverà facile e piacevole collocazione all'interno della roulotte. L'immagine originale del santo è stata accolta da Monsignor Franco Misley nella chiesa parrocchiale di Monfestino di Serramazzoni, almeno come primo santuario.
DON SERGIO DONDI